25 - Considerazioni finali sul modello esteso dell'elettrone
Il modello dell'elettrone esteso qui presentato non vuole porsi come modello alternativo alla descrizione quantistica dell'elettrone ma integrarsi con essa; ricordiamo infatti che lo spazio/tempo interno al modello, dove vengono descritti i campi e.m. interni dell'elettrone, non può essere rilevato in nessun modo nello spazio-tempo esterno classico e che a tutti gli effetti l'elettrone appare puntiforme, con l'esclusione della sola interazione gravitazionale (vedi il relativo paragrafo).
Tuttavia la descrizione della carica elettrica puntiforme che circola intorno al centro di massa (posto per ipotesi in quiete nel riferimento dello spazio-tempo), dovrebbe trovare riscontri diretti o indiretti nella descrizione del modello quantistico, oltre a quello di determinare come abbiamo visto il momento magnetico dell'elettrone (vedi il relativo pragrafo).
Ora, è noto che lo Zitterbewegung quantistico è un particolare moto interno all’elettrone non osservabile direttamente (anche se l’operatore R che lo rappresenta viene impiegato per effettuare calcoli come, ad esempio, il corretto potenziale elettrostatico nell’atomo di idrogeno), che potrebbe coincidere con il moto del centro di carica elettrica del modello (rispetto al centro di massa). Mentre la corretta osservabile della posizione dell’elettrone è attribuita ad un secondo operatore Q (che coniuga con la quantità di moto P) che definirebbe il centro di massa della particella: in effetti il nostro modello prevede proprio due centri, rispettivamente quello di carica elettrica (puntiforme) e quello di massa (estesa).
In effetti, come è stato mostrato in un articolo intitolato "On the Zitterbewegung of the Dirac Electron" di Kerson Huang (American J. Phys. 20 1952 p.479), è possibile interpretare lo Zitterbewegung quantistico come un moto circolare dell'elettrone che ruota, con raggio medio <r>=λ/2π, a velocità c
intorno all’asse definito dallo spin: tutto ciò è in
accordo con la descrizione data dal nostro modello dove la carica
elettrica (puntiforme e priva di massa) circola intorno all’asse X (asse di spin del modello) con un periodo pari a T=λ/c e raggio r=λ/2π (rispetto al centro di massa).
Nota: è corretto parlare di raggio medio poiché al centro di massa abbiamo associato una energia di punto zero dovuta allo stato minimo di energia cinetica dell'elettrone considerato in quiete (vedi il relativo paragrafo).
Ad ogni modo la caratteristica peculiare del modello esteso è proprio quella di poter descrivere le caratteristiche fisiche dell'elettrone grazie alla sua struttura e.m. interna, con l'introduzione dello spazio/tempo e della massa estesa, oltre ad altri concetti del tutto nuovi che si sono resi necessari nella descrizione del modello.
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Con questo ultimo post si chiude la serie
dedicata al modello e.m. esteso dell'elettrone dove abbiamo cercato di
mostrare come sia possibile introdurre un modello fisico della particella
elettrica privo
di grandezze infinite.
ATTENZIONE: il modello qui proposto non è stato ancora sottoposto a peer review da parte della comunità scientifica, vi preghiamo quindi di segnalare all'autore eventuali errori o imprecisioni.
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